Il mutuo tasso variabile è il finanziamento il cui tasso di interesse è legato all’oscillazione di un indice finanziario di riferimento, generalmente l’Euribor.
In base all’andamento del mercato finanziario, l’ammontare della rata del mutuo può variare: verso l’alto quando l’Euribor sale, verso il basso quando l’indice scende.
Ciò significa che l’importo della rata, nei mutui tasso variabile, dipenderà dall’andamento del mercato riferito al periodo previsto per il pagamento della nuova rata.
Spesso gli importi iniziali delle rate di un mutuo variabile risultano più contenuti rispetto a quelli di un mutuo a tasso fisso, ma in certi casi la tendenza al rialzo degli indici di mercato può essere piuttosto consistente e di conseguenza l’onere del mutuo può aumentare sensibilmente.
Negli ultimi anni le banche hanno introdotto nuove soluzioni di mutui tasso variabile, con coperture rispetto all’andamento dei tassi d’interesse.
Vantaggi del mutuo tasso variabile
- Inizialmente il tasso variabile, se confrontato con quello fisso, è più conveniente.
- Se l’inflazione diminuisce chi ha un mutuo variabile ne trae vantaggio, la rata infatti diminuirà.
Svantaggi del mutuo tasso variabile
- Chi sceglie il tasso variabile accetta l’incertezza che questa scelta comporta: se i tassi d’interesse aumenteranno, anche la rata ne sarà influenzata e il suo importo salirà.
- Le oscillazioni del mercato costituiranno sempre l’ago della bilancia nella determinazione del valore della rata, sia in positivo sia in negativo.
Per chi è indicato?
Si consiglia alle persone che vogliono trarre vantaggi economici dalle dinamiche di mercato e che di natura sono flessibili.
Le persone che scelgono un mutuo tasso variabile devono essere in grado di sostenere, anche economicamente, il rischio di una situazione sfavorevole del mercato e il conseguente aumento della rata. In generale i mutui tasso variabile vengono scelti da chi dispone di un reddito adeguato, in grado di sostenere rate crescenti e dovute a un aumento dei tassi di riferimento.